Arredamento moderno e design rappresentano un binomio indissolubile. E’ vero che ogni epoca storica, a partire dal Rinascimento, ha avuto un proprio stile, riconoscibile anche negli arredi.
Ma dal primo Novecento e, in particolar modo, dopo la seconda guerra mondiale, non c’è più uno stile uniforme, che esprime in maniera esclusiva il gusto dominante di un dato periodo.
Si moltiplicano le tendenze, le sperimentazioni, le ricerche del nuovo. Spesso capita che gli artisti stessi si dedichino alla progettazione di mobili e complementi. Il nascente rapporto tra industria e arte, l’innovazione continua di prodotti che esaltino insieme funzionalità e estetica, le diverse contaminazioni culturali, l’uso di nuovi materiali aprono la strada all’arredamento moderno di design, in cui prendono forma le tendenze più avanzate e i designer acquistano via via sempre più un ruolo sociale di grande prestigio.
Possiamo individuare alcuni filoni che hanno caratterizzato la storia del design contemporaneo e che, in qualche misura, rappresentano tutt’oggi grandi temi d’ispirazione per i designer. Nel primo decennio del Novecento nasce la prima vera avanguardia artistica, il Futurismo, destinato ad avere una grande influenza non solo sull’arte, la letteratura e la musica, ma anche sulle arti applicate e, quindi, anche sull’arredamento moderno e il design. Il rapporto tra futurismo e design, in realtà, non esce mai da una dimensione prettamente artigianale. Mobili e complementi sono pezzi pressoché unici in cui, più che alla funzionalità, si mira alla rottura dei canoni estetici consolidati, con forme, colori e materiali che esprimono il culto della dinamicità e lo spirito anti-passatista tipici di questo movimento. Nonostante questi limiti, il Futurismo è stato il primo a rendere evidente il legame che esiste tra arredamento moderno e design, preparando la strada agli sviluppi futuri in questo campo.
Negli anni ’20 prende piede e si diffonde in tutta Europa, con varianti nazionali specifiche, il razionalismo. Questo movimento nasce dal mondo dell’architettura e dalle arti applicate e ha perciò una grande importanza per l’arredamento moderno di design. Afferma che non esiste nessuna differenza di qualità tra arte e arti applicate, tra arte colta e artigianato. Cerca negli oggetti forme lineari, chiare, semplici, in cui il tutto è regolato dalle proporzioni delle parti. Predilige soprattutto la funzionalità e, anzi, proclama che ciò che è utile è anche bello. In Germania, in particolare, la scuola di arte e architettura del Bauhaus inaugura anche una sezione specifica rivolta al design.
Nel dopoguerra, l’industrializzazione rende ancora più stretto il rapporto tra arredamento moderno e design. Mobili e complementi sono progettati pensando alla loro produzione industriale. Entrano in gioco materiali sintetici e superfici metalliche. I designer diventano delle star e nuovi profeti del consumo di massa orientato alla qualità.
In generale, oggi, si può dire che l’arredamento moderno di design è quello che esprime le tendenze più innovative in questo settore. Ama la purezza e l’essenzialità, talvolta fino a un minimalismo davvero basico. Si caratterizza per la pulizia delle forme, l’estrema linearità del profilo, l’utilizzo di materiali naturali. Per tutte queste ragioni, l’arredamento moderno di design è un punto di riferimento per chi cerca soluzioni di elegante e raffinata sobrietà.